Chirurgia estetica seno

La mastoplastica additiva per ingrandire il seno? Si, ma non solo. Oggi, l’intervento più amato dalle italiane (e straniere!) ha un valore aggiunto: rimodella, tonifica e ha un effetto lifting.

IL SENO IDEALE IN DUE PAROLE

Più grande. La questione dimensione del seno di primo acchito sembra essere la principale componente che determina la bellezza o meno di un decolletè. Ma a ben guardare (e… toccare?) dire così è fortemente limitativo. Eppure la chirurgia estetica fino a ieri era in grado di soddisfare soprattutto questa richiesta, sostenendo la –povera- equazione che grande è uguale a bello. Le donne con il tempo si sono fatte furbe, e al chirurgo non chiedono più un seno da maggiorata, ma lo vogliono tonico, giovane, e soprattutto ben proporzionato. Sono questi oggi gli obiettivi della mastoplastica additiva, realizzata dall’equipe del chirurgo estetico, specialista in chirurgia plastica a Padova, addirittura in un solo giorno, con un disagio ridotto rispetto ad un tempo ed una ripresa ben più rapida.

PIÙ GRANDE

Con la mastoplastica additiva è possibile ottenere qualche taglia in più “in relazione a quanto i tessuti della paziente consentono di realizzare”, puntualizza il chirurgo estetico. Uno scopo di questo intervento, poi, è riportare proporzione tra l’ampiezza delle spalle e il volume del seno, come in questo caso.

PIÙ SODO

La consistenza del seno è un fattore determinante nella sua bellezza. Un seno molle si nota soprattutto in movimento e, anche se di ridotte dimensioni, è destinato nel tempo a cedere ulteriormente. “Le protesi in silicone di ultima generazione – precisa il chirurgo – sono molto naturali al tatto e alla vista, rendendo però il seno più tonico”.

PIÙ ALTO

La mastoplastica additiva ha anche un certo effetto lifting nei seni leggermente rilassati. “In questo caso – spiega il chirurgo estetico – il solco sottomammario è molto accentuato e il capezzolo appare spostato più in basso rispetto alla posizione ideale. Le protesi adeguate hanno riempito i volumi dando un profilo più femminile e giovane”.

Grazie alle nuove tecniche di incisione minimale e di sutura accurata, i segni dell’intervento sono minimi già a pochi giorni dalla chirurgia. Come si nota, una volta normalizzati i tessuti, le brevi cicatrici sono davvero irrilevanti.

OGGI NIENTE RICOVERO

Un tempo l’intervento veniva realizzato in anestesia totale e richiedeva l’ospedalizzazione ed un lungo post-operatorio. Oggi la tecnica si é notevolmente evoluta e, nei centri di chirurgia estetica d’avanguardia, la mastoplastica additiva si svolge in anestesia locale. “La comodità del day surgery è evidente- spiega il chirurgo estetico, specialista in chirurgia plastica a Padova – la paziente potrà ritornare a casa poche ore dopo l’intervento chirurgico senza il disagio causato dall’anestesia generale”.

ECCO LA TECNICA NO-SCAR GRAFICO SENO MASTOPLASTICA

Esistono varie tecniche di intervento che prevedono l’inserimento della protesi in diversi punti come la piega sottomammaria o l’incavo ascellare. “La migliore posizione dell’incisione per evitare cicatrici evidenti – spiega il chirurgo estetico – é comunque a livello periareolare. In questo caso gli esiti cicatriziali – millimetrici e comunque non visibili grazie all’applicazione del laser CO2 pulsato – vengono fatti corrispondere alla zona attorno al capezzolo, la cui pelle é già scura e disomogenea per natura. Praticata l’incisione, si provvederà alla creazione di una sacca all’interno della quale si adatterà la protesi.

L’intervento si conclude con l’eventuale applicazione temporanea di un drenaggio, le suture e l’adeguato bendaggio.

DOVE VANNO LE PROTESI

La posizione stabilita per le protesi possono essere di tre generi: retroghiandolare, retromuscolare o parzialmente retromuscolare, cioè in localizzazione intermedia. Questa terza opzione è preferita quando si desidera ottenere anche un modesto effetto lifting. “Non esiste un posizionamento migliore in assoluto – puntualizza il chirurgo – perché come tutte le donne sono diverse, così saranno leggermente differenti anche le procedure chirurgiche. Esiste solo l’ideale relativo. L’attenzione del chirurgo è basilare: non si deve creare solo un bel seno, ma un senso generale di bellezza e armonia. Ogni intervento è unico”.

RAPIDA RIPRESA POSTOPERATORIA

Con la tecnica adottata dallo staff del chirurgo estetico, il ritorno al sociale é sensibilmente ridotto: il ricorso all’anestesia locale e al laser ad anidride carbonica facilitano una pronta ripresa post-operatoria ed una visibilità minima delle cicatrici. “Durante la pratica anestesiologica accompagnata da sedazione, vengono somministrate particolari sostanze vasocostrittrici – approfondisce il chirurgo – queste sono in grado di ridurre al minimo il sanguinamento: un accorgimento a tutto beneficio della paziente”.