Blefaroplastica: chirurgia estetica palpebrale

La blefaroplastica, più comunemente nota come chirurgia palpebrale, è una procedura chirurgica il cui obiettivo è quello di migliorare l’aspetto del paziente riducendo le borse e il rilassamento della pelle che si verifica nella zona palpebrale. Ciò si ottiene rimuovendo l’eccesso di pelle e grasso dalle palpebre superiori e inferiori.

Poiché la pelle delle palpebre è fine e delicata, è molto più sensibile all’invecchiamento. Nella palpebra superiore la pelle si raggrinzisce provocando un rilassamento cutaneo. Mentre nella zona oculare inferiore è possibile l’accumulo di grasso con conseguenti borse antiestetiche o occhiaie, che danno un aspetto stanco o malato.

L’intervento di blefaroplastica, se abbinato ad un lifting, porta ad un ringiovanimento dell’intero viso e regala luminosità allo sguardo.

Come avviene l’intervento di blefaroplastica?

La blefaroplastica deve essere eseguita in sala operatoria, o comunque in una struttura sanitaria attrezzata e idonea. Generalmente non richiede il ricovero e il paziente può tranquillamente uscire in giornata. Di solito l’intervento viene eseguito con anestesia locale e sedazione e ha una durata di circa 45 minuti. La tecnica chirurgica prevede delle incisioni nella zona palpebrale in aree strategiche in modo che le cicatrici non siano visibili in seguito, sfruttando le linee naturali o l’interno delle palpebre. Durante la procedura, il chirurgo rimuove l’eccesso di pelle ed eventuale grasso ed infine procede alla sutura. Dopo l’intervento, viene applicato un collirio per lubrificare gli occhi e viene medicata l’area con soluzione salina fisiologica molto fredda per ridurre il disagio e l’eventuale infiammazione. I risultati della blefaroplastica sono duraturi e, in generale, le borse vengono definitivamente eliminate.

Domande frequenti sulla blefaroplastica

  • Quali sono i rischi dell’intervento di blefaroplastica?

    L’intervento di blefaroplastica eseguita da mani esperte è una procedura sicura e con risultati eccellenti nella maggior parte dei casi. E’ utile sapere che dopo l’intervento, per alcuni giorni, si potrebbe verificare una piccola infiammazione/gonfiore intorno agli occhi che scomparirà in circa 5 o 7 giorni. Potrebbero esserci piccole complicazioni dopo l’operazione che si risolvono nel tempo. Come per esempio: secchezza oculare transitoria che richiede l’uso di colliri, occhi rossi, ipersensibilità alla luce e persino qualche difficoltà a chiudere completamente le palpebre finché il tessuto non si adatta ai cambiamenti dei primi giorni.

  • Dopo quanto tempo si possono riprendere le normali attività?

Dopo un paio di giorni, molti pazienti possono già leggere o guardare la televisione; tuttavia, è normale che durante la prima settimana persista un pò di gonfiore. Il ritorno comunque alle normali attività può essere dopo una settimana, fino a quel momento non dovrebbero essere indossate lenti a contatto.

  • A che età ci si può sottoporre ad una blefaroplastica?

Un eccesso di pelle nella zona delle palpebre appare di solito dopo 35 anni. Tuttavia, ci sono pazienti che manifestano questo tipo di difetto prima di quell’età a causa delle loro caratteristiche genetiche individuali.

  • Dopo quanto tempo è possibile truccarsi dopo una blefaroplastica?

Dipende sempre dal paziente e dal tipo di operazione. Se si tratta di blefaroplastica transcongiuntivale, dopo la prima settimana sarebbe possibile. Nel caso di blefaroplastica superiore o inferiore con incisione e punti, si consiglia di attendere fino a 2 settimane.

  • Quando posso tornare a prendere il sole dopo una blefaroplastica?

Come per tutti gli interventi di chirurgia estetica sarebbe meglio evitare l’esposizione solare fino alla completa guarigione delle cicatrici. Quindi, dipenderà dalla tipologia d’intervento: se si tratta di una blefaroplastica superiore o inferiore con un’incisione, sarà necessario attendere tre mesi e utilizzare sempre la protezione solare.

  • Quando è possibile riprendere il lavoro dopo la blefaroplastica?

In questo caso dipende sempre dal lavoro svolto dal paziente. Se il lavoro richiede uno sforzo fisico, si dovrà riposare almeno una settimana. Se invece si tratta di lavoro d’ufficio, dopo 2-3 giorni è possibile rientrare.