Cosa sapere prima di affrontare un intervento di mastoplastica additiva

Stai pensando ad un intervento chirurgico di aumento del seno? Questo è ciò che devi sapere.
Quello della mastoplastica additiva è un desiderio molto diffuso (che non sempre viene confessato) e che spesso si verifica in donne molto giovani, tanto che i dati riportano che una donna su tre ammette di non sentirsi a proprio agio con il proprio seno e decide di sottoporsi all’intervento.

L’aumento del seno è una delle procedure di chirurgia estetica più richieste insieme alla liposuzione e alla rinoplastica, ed è in grado di regalare alla donna femminilità e sensualità, la voglia di guardarsi allo specchio e piacersi veramente. Ma vediamo cosa bisogna sapere prima di decidere di sottoporsi all’intervento.

Da che età si può eseguire questa operazione?

La risposta a questa domanda, a volte, può creare delle controversie, ma secondo. Secondo gli esperti, devono essere soddisfatti due requisiti.
Il primo risponde a una domanda fisica ed è direttamente correlato all’età: lo sviluppo fisico deve essere stato completato. Questo accade in alcune donne a 18 anni, in altre a 21 anni e in altre a 15 anni. In generale, lo sviluppo può definirsi concluso quando né l’altezza né il numero di piedi cambia da almeno 2 anni. Il secondo requisito ha a che fare con un problema psicologico: a prescindere dall’età, la paziente deve avere una maturità psicologica adeguata per sottoporsi all’intervento e capire cosa comporta l’intervento.

Come scegliere il chirurgo estetico?

Questa è un’altra domanda da porsi prima di affrontare l’intervento di mastoplastica additiva: scegliere il chirurgo estetico vuol dire prendere tutte le informazioni sulla sua specializzazione ed esperienza professionale al fine della buona riuscita dell’intervento. Potrebbe essere utile consultare il sito web di SICPRE, la più rappresentativa associazione italiana di chirurghi plastici Specialisti, formati nella Chirurgia Ricostruttiva, per la migliore Chirurgia Estetica. Questa non è l’unica cosa da fare: perché oltre a verificare che si tratti effettivamente di un medico qualificato, è conveniente ricevere informazioni di qualità sull’intervento. Questo implica, quindi, che il medico deve essere in grado di spiegare e consigliare il meglio alla paziente: tipo di protesi ed il loro posizionamento, tipo di anestesia, posizione delle cicatrici residue e tecnica utilizzata più adatta alla paziente.

Quando eseguire l’intervento di mastoplastica additiva?

La scelta del periodo dell’anno per l’intervento di mastoplastica additiva è importante. Può essere eseguito in qualsiasi momento dell’anno, ma è necessario scegliere un periodo in cui si possa affrontare intervento e post operatorio in tutta tranquillità, anche a livello di tempo. Anche se non è un’operazione “fastidiosa”, è fondamentale scegliere un periodo in cui potersi dedicare a se stessi ed affrontare il tutto serenamente.

Come ci si sente dopo l’intervento di mastoplastica additiva?

È importante ricordare che l’intervento di mastoplastica additiva non deve essere un intervento doloroso. Infatti, ciò che di solito si manifesta dopo l’intervento, specialmente durante i primi 3 giorni, sono la rigidità intensa nel muscolo pettorale e una sensazione di pressione nel seno. Ma, in generale, sono fastidi che iniziano a diminuire dopo tre giorni. Inoltre, lo stesso giorno dell’intervento si possono muovere delicatamente le braccia, senza sollevarle troppo, per mangiare, vestirsi, lavarsi.

Dopo quanto tempo si può tornare alle normali attività e fare attività sportiva?

Se non ci sono complicazioni, si è in grado di guidare dopo 15 giorni dall’intervento e vivere in modo totalmente normale in 7 giorni, 10 giorni al massimo, anche nel lavoro, se non si tratta di lavoro fisico. Per fare sport, invece, è necessario aspettare un po’ di più, circa 4 settimane. La ripresa sportiva dovrà comunque essere graduale.

Scegliere il tipo di protesi

La scelta della tipologia di protesi è un passo fondamentale quando si intraprende questo percorso chirurgico e va fatta insieme al chirurgo plastico che saprà consigliare al meglio la paziente su quale tipo di impianti mammari utilizzare in base alla conformazione fisica della paziente e ai suoi desideri. Le due tipologie di protesi si dividono in protesi rotonde per un risultato un po’ più artificiale ed anatomiche per esiti più naturali.

Le protesi mammarie sono definitive?

È una domanda difficile a cui rispondere: la risposta è no, ma questo non significa che in tutti i casi gli impianti devono essere sostituiti nel corso del tempo. E’ consigliato comunque, un controllo al seno post mastoplastica additiva ogni anno per valutare lo stato delle protesi.

Cosa succede se si verifica una rottura della protesi?

Tutto dipenderà dal tipo di protesi utilizzata. Se si tratta di un tipo di protesi in gel di silicone, la sua rottura non causerebbe, l’espandersi del materiale per tutto il corpo, perchè si tratta di un gel con un alto grado di coesione. Se invece si tratta di protesi con gel che prevede una minore coesione, può verificarsi un incapsulamento dell’impianto che causa un’infiammazione o rigonfiamenti poco estetici in alcune zone del seno.

Si può allattare dopo la mastoplastica additiva?

La risposta è senza dubbio, sì! Sottoporsi ad un intervento di mastoplastica additiva non preclude il fatto di allattare perché l’operazione non va ad intaccare i dotti galattofori.

Protesi mammarie e cancro al seno

Un altro timore diffuso fra le donne che vogliono ricorrere alla chirurgia estetica del seno, è il fatto che la protesi possa rendere difficile la diagnosi di un caso di cancro al seno. Questa è una paura infondata in quanto l’inserimento sottomuscolare della protesi non ostacola l’efficacia delle mammografie diagnostiche e delle risonanze.